Tendenze primavera estate 2025. Scopri le tendenze crochet da realizzare a mano per la primavera/estate 2025:...
Come iniziare a guadagnare con l'uncinetto
Vuoi fare della tua passione un lavoro?
Scopri come partire per non fare “partenze false” e non perdere tempo e danaro.
Ciao! Sono Giovanni e sono uno degli esperti marketing di Tessiland. Ti guiderò in questo piccolo tour per fare della tua passione un vero e proprio business! Seguimi nel ragionamento e ponimi le tue questioni in fondo all’articolo…ti risponderò molto volentieri!
Chissà quante volte ti sei chiesta: ma di questa passione posso farne un lavoro?
Un dilemma davvero che si pongono in tante! Oltre agli slogan del tipo “fai ciò che ti piace e non lavorerai mai nella vita”, dobbiamo fare un salto nella realtà e capire se effettivamente un’attività di impresa sia coniugabile con la passione dell’Handmade.
Innanzitutto dobbiamo porci qualche domanda:
- Quanto tempo posso e voglio dedicare a questa passione?
- Quanto su questa passione voglio investire?
- Voglio diventi il mio lavoro principale?
- Ho già focalizzato dei canali per vendere i miei manufatti?
- Voglio vendere solo i manufatti o anche il mio sapere?
Analizziamo punto per punto:
Quanto tempo investire nell’uncinetto?
Il tempo è il primo vero investimento che richiede una pianificazione molto accurata. Non otterrai nessun risultato duraturo se non con un continuo lavoro propositivo. Il primo ingrediente per ottenere successo è costanza e ritmo!
Prima di partire impara a considerare un calendario editoriale con temi spunti e progetti per un periodo medio lungo che ti permetta di avere un po’ di “terreno creativo” già chiaro e poi … a lavoro!
Ho intenzione di investire su questa passione del crochet & Knitting?
Il secondo punto da analizzare è se ho investimenti da poter destinare alla passione: materiali, spazio, supporti didattici, attrezzatura e organizzazione social/web. Infatti è necessario un minimo di pianificazione finanziaria per non restare “col fiato corto” in corso d’opera e fare quindi un piccolo “business plan” su quello che mi potrà occorrere per il medio periodo perché è naturale che i guadagni non arriveranno immediatamente: il mercato è spietato, pieno di proposte e non attende noi!
E’ necessario fare un prodotto di qualità, fruibile per il più gran numero di persone e presentato in modo originale e accattivante.
Il primo passo è scegliere fornitori affidabili che forniscano continuità e che non ci lascino a metà con le eventuali commesse o che comunque siano in grado di fornire notizie sui riassortimenti dei prodotti con un servizio assistenza pronto e affidabile che risponda alle tue domande.
Ci sono tantissime realtà sul mercato, ma la scelta sarà fondamentale per avere successo e per avere sempre nuove proposte in grado di farci essere sulla “cresta dell’onda creativa”!
Non secondaria nel momento storico in cui viviamo è il grado di sostenibilità con cui lavorano i tuoi fornitori preferiti e non ultimo la qualità quindi la provenienza dei prodotti.
Enfatizzare un prodotto mulesing free o ecologico, un prodotto Made in Italy e artigianale ha un valore aggiunto che devi tenere in considerazione se vuoi elevarti dalla massa e non fare solo una battaglia di prezzo.
Crea un tuo Angolo creativo
Altra cosa di fondamentale importanza è destinare uno spazio che sia esclusivo, anche piccolo, ma che sia il tuo angolo creativo da allestire nel tempo con le cose utili al tuo percorso e che sia un po’ il tuo rifugio di relax e lavoro.
Il nostro angolo creativo andrà poi attrezzato con eventuale materiale di ricerca e didattico che ci possa dare spunto e che sia motivazionale (non puoi immaginare quanto sia importante avere un portapenne che ci piace con penne particolari e per noi speciali, di nostro uso esclusivo, o un contenitore che custodisca i nostri strumenti di lavoro come uncinetti di tutte le misure e le categorie o qualche buon testo da tenere in bella mostra negli incontri con i tuoi potenziali clienti).
Infine, ma non meno importante, l’attrezzatura! Eh già, un’attrezzatura non troppo professionale ma che possa esaltare al meglio le nostre creazioni. Si, perché tu lo voglia o no per vendere dovrai generare immagini in grado di valorizzare il tuo lavoro! In primis un piano dove poter immortalare i tuoi manufatti, una discreta fonte di luce e uno strumento in grado di fare foto e video decenti.
Oggi fortunatamente quello che sembrerebbe essere l’investimento più importante resta il più semplice perché tutti abbiamo ormai uno smartphone in grado di fare foto degne di essere pubblicate, e per gli impianti luce esistono lampade e box che possono con pochi euro metterci in condizione di fare foto quasi professionali.
Fatto questo primo passo servirà imparare ad usare qualche software per creare banner e immagini con scritte e slogan e ne esistono davvero tantissimi sia per smartphone che per desktop, ma uno dei più performanti resta Canvas.
Consiglio pratico: Canva è un software gratuito per le funzioni base (che non sono assolutamente poche!) e che ti consentirà di realizzare banner, grafiche e di modificare le tue foto senza nessun tipo di competenza grafica!
Voglio che il crochet diventi il mio lavoro principale?
Spesso a questa domanda si risponde di sì perché lo si vede un po’ come ultima spiaggia. Eh no! Non è l’approccio giusto. Questa, se deve essere la tua professione, lo dovrà essere con le stesse motivazioni e lo stesso impegno di chi parte con un’attività propria, che sia un bar, un’edicola, o un negozio!
Se entri in questa ottica potrai accettare più facilmente le difficoltà che come è ovvio che sia ti si presenteranno e i sacrifici a cui sarai sottoposta, ma avrai il giusto premio quando raggiungerai i tuoi traguardi perché è scientifico: con l’impegno e la dedizione ce la farai!
Quali sono i canali di vendita per i miei manufatti a uncinetto e ferri da maglia?
Una volta assodato che abbiamo le basi fondamentali per iniziare l’attività dobbiamo porci la questione: e dove li vendo? Non è certo un problema secondario! Ma ci sono diverse soluzioni a questa questione: innanzitutto ricordiamo sempre che la presentazione dei nostri manufatti è fondamentale: mostrare che abbiamo cura di quello che produciamo ne fa acquistare valore!
Quindi ad esempio una pochette all’uncinetto sarà più interessante se consegnata in una confezione carina, magari con la nostra targhetta, oppure con un’etichetta tessuta “fatta a mano” ad esempio, un cartellino che ne spieghi i pregi, e curata comunque in ogni dettaglio.
Importante poter garantire che il proprio manufatto è stato fatto con un cordino e materiali di qualità, ancora meglio se Made in Italy, insomma creiamo la giusta enfasi nel presentare le nostre creazioni e la garanzia di assistenza in caso di problemi sui prodotti (tornando al concetto che i nostri fornitori devono essere affidabili!).
Ma dove vendere le mie creazioni handmade?
Se abbiamo seguito i consigli della prima parte dell’articolo, avremo anche in dotazione strumenti e software in grado di garantirci un’immagine di qualità del nostro prodotto e quindi possiamo innanzitutto valutare qualche marketplace: uno dei più gettonato è Etsy per il mondo del “fatto a mano”, ma nessuno ci impedirebbe di adoperare anche marketplace più blasonati come Amazon o Ebay ad esempio!
Altra soluzione, tra le più gradite dalle creative che intraprendono questa strada imprenditoriale, è il “conto vendita presso i negozi di abbigliamento”. Si può quindi fare una ricerca nella propria città guardando nelle vetrine chi potrebbe essere interessato ad un prodotto handmade (e ce ne sono tantissime perché è in tendenza!!!) e provare a presentarsi per cercare i propri clienti…ma ATTENZIONE: il negoziante non aspetta te, e quindi annunciarsi con un appuntamento e con qualche prodotto realizzato da mostrare è importantissimo!
Se vogliamo essere considerate dobbiamo presentarci come professioniste che credono nel proprio lavoro e non come hobbiste che oggi ci sono e domani no, stiamo chiedendo un investimento sulla nostra creatività e dobbiamo fornire delle garanzie di continuità se il business prendesse piede!!!
Voglio vendere manufatti o anche il mio sapere?
Altro argomento gettonatissimo tra le appassionate. Ma poi, quanto si guadagna su Youtube se creo un canale creativo? Purtroppo con il diffondersi dei social è sempre più difficile raggiungere guadagni degni di nota, ma se visti come “contorno” di un’attività principale, allora possono diventare interessanti.
I guadagni dipenderanno dalle visualizzazioni dei progetti pubblicati e quindi si torna ai punti trattati in precedenza: immagini di qualità, e spiegazioni alla portata di tutti! Fare progetti originali non basterà ad emergere, sarà una componente importante ma non l’unica necessaria. Ci vorrà costanza come primo ingrediente, fidelizzare le proprie followers ai contenuti e avere tanta pazienza!
Si dovrà inoltre considerare di dover lavorare sui social più importanti (Facebook, Instagram, Pinterest e TikTok) per diffondere quanto più possibile il nostro BRAND, eh si, perché il nostro percorso dovrà essere anticipato da un Brand che ci identifichi e ci renda uniche, originale e quanto meno “scimmiottato” ai brand più famosi (questo ci porrebbe ad un livello inferiore già in partenza…noi siamo uniche e vogliamo il mondo lo sappia! Molto meglio il mio nome e cognome che rifarsi a canali famosi come l’angolo di…o donna tuttofare….originalità è il primo dei nostri obiettivi!
Consiglio pratico: un modo per iniziare a studiare un brand potrebbe essere Namelix un software free che in funzione di alcuni parametri che inserirai come il tuo nome, i caratteri essenziali di quello che vorrai proporre o anche un nome di fantasia, ti svilupperà una serie di proposte non solo di Brand ma anche grafiche per il tuo prossimo Brand! Interessantissimo!
Gli attrezzi del mestiere per iniziare a lavorare a uncinetto professionalmente
Altro dettaglio poco trascurabile è adoperare, oltre alla strumentazione giusta per produrre e post-produrre i propri contenuti, attrezzi di qualità. L’uncinetto è rilassante, il lavorare ai ferri anche, ma se dobbiamo dedicare ore e ore ogni giorno anche queste attività sono logoranti come qualsiasi lavoro manuale! Ed ecco leggere spesso di nervi infiammati, tunnel carpale e spalle doloranti.
Come risolvere i problemi di postura per il lavoro a uncinetto?
Si deve partire da una postazione comoda e magari ergonomica (ci sono comodissime sedie da “gamer” che si trovano a prezzi interessanti e che consentono una seduta comoda e di appoggiare le braccia e questo a lungo andare non sarà un dettaglio!).
Poi adoperare strumenti in grado di rendere quanto più agevole e scorrevole il movimento. Anche un banalissimo uncinetto può fare la differenza ed è prova provata! Chi usa poche ore questo attrezzetto magico potrà tranquillamente accontentarsi del classico uncinetto di alluminio da pochi centesimi, ma chi adopera l’uncinetto per molte ore al giorno non potrà fare a meno di uncinetti ergonomici e scorrevoli dove anche l’attrito con il filato è studiato in laboratorio!
Ad esempio uno degli uncinetti migliori in commercio è di un brand giapponese che adopera leghe di metallo speciali (e segrete!) che l’hanno reso un vero e proprio oggetto del desiderio e materiali siliconici per l’impugnatura che nulla hanno a che vedere con il resto degli strumenti in commercio: parlo di CLOVER!
Quali sono i migliori ferri in commercio?
Stesso discorso vale naturalmente anche per i ferri da maglia e per i ferri circolari. Se lo dobbiamo fare per hobby ci si potrà accontentare dei ferri da maglia commerciali che con una spesa minima ci consentiranno di lavorare o iniziare i primi passi nel mondo del knitting, ma se vogliamo intraprendere la strada del lavoro con continuità anche in questo caso dovremo valutare gli articoli top che ci consentano scorrevolezza e comfort.
Senz’altro uno dei prodotti più innovativi è il ferro ergonomico Prym che con una particolare struttura, una punta con un design davvero unico e un peso specifico bassissimo consentirà il massimo comfort possibile ed una velocità di esecuzione del 30% superiore rispetto ad un ferro tradizionale, senza contare alcune caratteristiche come l’ergonomicità della punta che non ti farà mai più perdere un punto!
Per i ferri circolari invece il discorso si orienta su Knit pro che con la sua qualità e tutta la vasta gamma di accessori ci consentirà di arricchire nel tempo la nostra cassetta degli attrezzi con l’intercambiabilità di cavetti, connettori e accessori vari che non è da sottovalutare. Fai la tua scelta!
10 Strategie per iniziare a vendere lavori a uncinetto o a maglia
- Definisci il tuo target di riferimento e sviluppa una nicchia specifica.
- Crea un portfolio di prodotti di alta qualità e presenta le tue creazioni su piattaforme di e-commerce come Etsy o DaWanda, Amazon oppure Ebay.
- Sviluppa una presenza sui social media per promuovere il tuo brand e aumentare la visibilità.
- Partecipa a fiere e mercati locali per farsi conoscere dal pubblico e vendere i propri prodotti.
- Offri opzioni personalizzate e su misura per i tuoi clienti.
- Costruisci relazioni con i tuoi clienti attraverso la comunicazione e il servizio clienti di alta qualità.
- Sfrutta le opportunità di collaborazione con altri artigiani o negozi locali.
- Sviluppa una presenza online forte e professionale, con un sito web ben progettato o con una buona pagina sui social aggiornata e propositiva.
- Impara a conoscere le leggi fiscali e a gestire correttamente le tasse per evitare problemi in futuro.
- Continua a migliorare le tue competenze e a imparare nuove tecniche per mantenere la tua offerta attuale e interessante per i clienti.
Avere le idee chiare su cosa proporre all’inizio
Riprendendo i primo punto dell’elenco appena fatto è quantomeno consigliabile dare una precisa identità ai nostri lavori. Identifichiamo il paniere di creatività che vorremo proporre con limiti definiti così da essere percepita come una professionista (ad esempio degli amigurumi o delle borse all’uncinetto o ancora delle maglie di tendenza ai ferri ad esempio).
Identifichiamo oltre ad un fornitore affidabile anche i prodotti di punta su cui poter fornire ad esempio diverse nuances di colore o di texture.
Preparare una collezione invernale a uncinetto o ferri:
Partiamo dal classico merinos se si vuole dare un’immagine di qualità, magari abbiniamoci un buon misto lana e magari un acrilico microfibra per le clienti che potrebbero richiedere alternative alle fibre animali.
Di questi prodotti nel tempo farsi una sorta di palette colori da proporre (e in questo caso uno shop come Tessiland è l’ideale vendendo il prodotto a gomitolo singolo…così da non dover affrontare investimenti impegnativi all’inizio anche grazie alle spedizioni che Tessiland fa “da sempre e per sempre” con soli 19 euro di ordine, che in alcuni casi diventa davvero fondamentale! Senza contare la velocità di questo shop che consente di potersi impegnare con le clienti senza patemi d’animo.)
Preparare una collezione estiva a uncinetto e ferri:
Sicuramente un cotone mercerizzato gasato Made in Italy è il punto di partenza! Se ha una cartella vasta meglio, se poi ha un prezzo competitivo…OTTIMO! E in questo caso l’articolo più adatto per iniziare è senz’altro IGGY! Oltre 50 colori di 100% cotone sempre assortito per realizzare dall’abbigliamento all’amigurumi!
Non si può non mettere in collezione anche il classico Filo di Scozia. 100% cotone mercerizzato gasato anch’esso, ma con una torsione del filato molto più stretta che non solo si presta per l’abbigliamento ma anche per accessori come centrini, gadget tende, bijoux o runner. In questo caso il filato da consigliare potrebbe essere l’Amanda un cotone n.5 tra i più venduti in Europa e di esclusiva produzione Tessiland (naturalmente sul portale sono disponibili anche cotoni n.8-12-16 e 25).
Infine per un’esigenza che sia di qualità ma molto competitiva con il prezzo si potrebbe optare per un 100% cotone riciclato sempre 100% Made in Italy ma con un prezzo davvero incredibile e una cartella colori molto interessante: il DRAKE.
Preparare una collezione di Filati fantasia a uncinetto e ferri:
Una sezione che dobbiamo dedicare al filato un po’ di moda senz’altro dobbiamo considerarlo, e in questo caso le scelte dovranno essere in funzione del proprio gusto e del gusto che si vorrà dare alla propria collezione. Potremmo segnalare alcuni dei più gettonati e quelli che meglio potrebbero rappresentare il completamento di questa “capsule” handmade.
Potremmo consigliare un Bucley, vaporoso e dai colori moda con inserti lurex che potrà essere protagonista di maglieria ma anche di accessori come sciarponi, baktus e stole.
Magari un filato sfumato di qualità come il Superkate per poter accontentare chi cerca nel colore un abbinamento al proprio stile o outfit ed infine magari un filato più “chiccoso” con l’inserto di paillettes per eventi speciali come matrimoni o cene importanti come ad esempio lo SLEEPY.
La scelta è vastissima su Tessiland e dipenderà esclusivamente dal gusto della creativa e della cliente finale.
Obblighi di legge e fiscalità
Per vendere i miei manufatti devo avere la P.IVA?
Eh già, perché la storiella della prestazione occasionale che tanto è stata scintilla per la nascita di tantissimi brand, canali youtube, e creative è FINITA! Oggi se si vuole fare un’attività, qualsiasi, anche attività che sono considerate per molti semplici hobby casalinghi, ci si deve mettere in regola.
La storiella dei 5000 euro all’anno è terminata alla fine del 2021 e da dicembre 2021 la normativa è cambiata e chiunque monetizzi (non importa quanto) da un canale youtube o da vendite a negozi deve essere in regola.
Gli stessi mercatini sono regolamentati, ma tra i meandri delle leggi provinciali e comunali ancora c’è un po’ di confusione, ma prepariamoci alla coscienza che se si vuole vendere bisogna essere in regola!
Quindi Partita Iva o azienda individuale, saranno decisioni personali e del nostro commercialista , ma non si potrà più far finta di nulla senza essere evasori.
Analizziamo alcuni concetti base per vendere i nostri manufatti
Partiamo dicendo che chiunque fa un’attività commerciale che si possa definire “continuativa” deve aprire una posizione fiscale (P.IVA).
Di contro se si vendesse in modo del tutto occasionale un proprio bene, in quel caso allora no, la partita Iva non ci vuole (se ad esempio abbiamo un lampadario che non ci serve e lo vendiamo alla nostra vicina di casa, in quel caso naturalmente la P.Iva non occorre).
Quando i nostri manufatti possono essere definiti opere artistiche (immaginiamo di fare un quadro a mosaico completamente originale), e comunque frutto esclusivo del proprio ingegno creativo e soprattutto quando l’attività è svolta in modo non professionale (quindi con un’organizzazione e una continuità nel tempo), anche in quel caso non è prevista la vendita con Partita IVA.
Qui ci dovremmo addentrare nei meandri della norma che distingue quindi la produzione artistica in genere e quindi distingue le hobbiste e le creative. Semplicisticamente ci basti sapere che per essere classificati come hobbisti si crea un manufatto partendo da materiali esistenti, si assemblano, si modificano e soprattutto non lo si fa in modo continuativo.
La figura della creativa invece viene identificata in quella professionalità dedita alla realizzazione del tutto ed in tutto originale per la quale si potrà vantare anche il diritto di autore.
Dopo questa breve specifica (ma sempre in maniera superficiale perché poi si dovrebbe analizzare caso per caso) l’hobbista non è tenuta ad avere una Partita Iva non solo perché potremmo definirla una “trasformatrice” ma anche perché non dedita all’esercizio di un’attività continuativa e professionale, va de sé che la creativa invece si, la Partita IVA dovrà averla per vendere le sue opere.
Senza addentrarci ulteriormente e ribadendo che le considerazioni sono generali e andrebbero quindi applicate al caso specifico da un professionista, il 99% delle persone interessate a vendere i propri manufatti sono del primo tipo, le Hobbiste e sarà questo oggetto del mio approfondimento.
Quali sono le regole per vendere i manufatti a uncinetto
Purtroppo non esiste una vera e propria normativa nazionale per questa attività ma alcuni principi sono consolidati ed è da qui che partiremo:
Il valore della singola creazione o opera non deve superare i 250 euro (anche se per questo parametro bisogna tenere presente le normative regionali che possono enunciare valori differenti).
Ma prendiamo per buono questo primo dato per “identificarci” e dopo aver messo il primo paletto va sottolineato ancora una volta che l’attività per NON essere assoggettata ai regimi di fiscalità NON deve essere continuativa e NON deve essere svolta in maniera professionale, quindi deve essere un’attività amatoriale.
Una volta chiari questi primi criteri, ora si, possiamo parlare che resta il fatto che non si dovranno superare i 5.000 euro l’anno di incasso (ma questo in passato era da solo considerato erroneamente l’unico requisito…FALSO! Questo è uno dei tanti.).
Si dovrà comunque rilasciare una ricevuta non fiscale (alla stregua del classico scontrino e che può essere emessa da privati).
Per compilarla esistono modelli prestampati ma è altrettanto possibile creare noi stessi dei pre-stampati tenendo presente che la legge non impone di apporre nessuna marca da bollo fino al valore di 77,47 euro (le nostre vecchie e amate 150.000 lire).
Va da sé quindi che superata questa somma vi è l’obbligo di apporre una marca da bollo da 2 euro!
Inoltre c’è da sottolineare che anche se la ricevuta non fiscale non può essere considerato un vero e proprio documento fiscale è dato obbligo di conservarle per poi poter compilare la propria dichiarazione dei redditi! Eh già, perché non aprire la Partita IVA non significa non dichiarare redditi supplementari al fisco.
In via generale se i tuoi redditi (ma TUTTI compresi anche quelli che eventualmente percepisci come lavoratore o lavoratrice dipendente) non raggiungono i 5000 euro allora si potrebbe configurare un’ipotesi di esonero dalla dichiarazione; diversamente saranno da dichiarare come redditi diversi (Redditi di cui all’articolo 67, comma 1, lettera i) del DPR n 917/86, (quadro D del modello 730 o quadro RL del modello Redditi PF), i compensi percepiti dalle vendite di oggetti fatti a mano.)
Vendita di manufatti nei mercatini senza Partita IVA
Altra questione che spesso ci viene chiesta. In linea di principio anche senza Partita Iva per poter vendere ad un mercatino piccolo o grande che sia bisogna informarsi sulle regole comunali. Infatti in questo caso ogni comune adotta una propria regolamentazione sui permessi necessari.
Nel caso di controllo di sicuro andrà presentata la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Una dichiarazione che ogni hobbista dovrebbe (DEVE) presentare presso il comune organizzatore dell’evento che sia una fiera, un mercatino ecce cc.
In alcune Regioni è prevista anche la necessità di munirsi di “Tesserino degli hobbisti”. Una specie di “permesso di caccia” (permettimi la battuta) con una regolamentazione varia quanto è varia la conformazione del nostro territorio, è quindi necessario sapere che esiste ma altrettanto necessario comprendere se la tua regione di appartenenza lo prevede.
Vendita ONLINE delle creazioni e manufatti a uncinetto e ferri.
Per questo capitolo la confusione è tanta e la regolamentazione se pur c’è non viene minimamente applicata a danno di chi si mette in regola purtroppo. Ma qui devo spiegare cos’è necessario fare e non quello che realmente avviene quindi:
sappi sin da subito che la vendita on line, quindi l’esposizione di un prodotto corredato da descrizione, caratteristiche e prezzo richiede necessariamente una posizione fiscale! Hai capito bene, ci vuole la Partita Iva che deve essere, tra l’altro, ben visibile in home page del tuo sito.
Quindi? Non posso farmi un sito se non ho la Partita IVA?
Non puoi farlo se hai intenzione di vendere i tuoi prodotti con un prezzo esposto in maniera continuativa. Motivo per cui il sito sarà fattibile, ma esclusivamente come sito vetrina, per farti pubblicità e crearti un pubblico prima di decidere di farlo in maniera continuativa e professionale.
Posso vendere le mie creazioni sui Marketplace?
Non per essere ripetitivo, ma purtroppo è così: Etsy, Ebay, DaWanda, Subito, MissHobby, Amazon o qualunque piattaforma terza andrà benissimo per vendere i tuoi prodotti senza Partita IVA…FINO A QUANDO…la tua attività non diventerà continuativa. Questo ti fa capire che se “una tantum” vendi qualcosa allora puoi stare tranquilla, ma se vuoi fare business non hai via di scampo….il fisco ti guarda!
Vendere Oggetti fatti a mano ai negozi con il contratto di Conto Vendita
Questa è una delle pratiche più immediate e veloci per fare guadagno e trovare anche una certa soddisfazione in modo immediato (ne ho parlato sopra).
Consiste semplicemente e anche un pochino semplicisticamente in un accordo con un negoziante ed un hobbista che gli propone manufatti a fronte di un prezzo pre-stabilito che poi il negoziante rivenderà con un margine. Terminata la vendita sarà saldata l’hobbista, diversamente il prodotto invenduto tornerà all’hobbista senza nessun costo da sostenere da parte del negoziante.
Anche in questo caso, risulta essere un ottimo approccio per capire la direzione da prendere, se il proprio stile piace e se vi è riscontro dai clienti e se e soprattutto se può essere sostenibile l’apertura di una posizione fiscale.
Conclusioni
Come avrai potuto vedere le cose da sapere se vuoi iniziare a far di questa passione un vero e proprio lavoro sono tante e non ho potuto affrontarle nel dettaglio, ma mi sento di dare io stesso una mia personale opinione per ciò che può valere.
Nella mia esperienza in Tessiland ho avuto il privilegio di conoscere tantissime creative ed appassionate e posso dire senza timore di essere smentito che l’unico, l’imprescindibile, il più importante, l’essenziale elemento per fare qualsiasi cosa è l’impegno.
Crederci profondamente in quello che è il proprio progetto permetterà a chiunque di arrivare ad ottenere i risultati sperati.
Impegno, dedizione e passione saranno gli ingredienti e non ci sarà nessuna Partita Iva che tenga perché anche le tasse possono essere belle da pagare se poi ci consentono di esprimere la nostra passione, la nostra arte, si perché di arte si tratta, e di ricevere delle soddisfazioni che nulla o poco hanno a che fare con la retribuzione….e poi…anche quella arriverà!
In bocca al lupo e buona creatività!
Giovanni Mustone.
Approfondimenti
Se vuoi approfondire gli argomenti trattati
L'enorme richiesta mi ha convinto fosse il momento di creare un manuale per approcciarsi al BUSINESS per il tramite di questa antica passione che sta diventando sempre più moderna!
Il mondo dell'uncinetto sta vivendo una vera e propria rinascita. Quello che un tempo era considerato un semplice passatempo sta diventando una porta d'accesso verso emozionanti opportunità imprenditoriali. Sempre più creativi e creative stanno trasformando la loro passione per il crochet in attività di successo, creando brand personali e conquistando una community di appassionate in continua crescita.
Ma come si fa a trasformare questa abilità creativa in un business concreto e redditizio? Come si possono sfruttare i social media, le piattaforme di vendita online e le nuove tendenze del mercato?
Ho raccolto tutta la mia esperienza e conoscenza in un manuale pratico che ti guiderà passo dopo passo in questo affascinante percorso. Dal pricing dei tuoi lavori alla creazione di un brand distintivo, dalla gestione dei social alla costruzione di una community fedele - troverai tutti gli strumenti necessari per dare vita al tuo progetto imprenditoriale.
Non lasciare che la tua passione rimanga solo un hobby. Scopri come l'uncinetto può diventare la chiave del tuo successo professionale. CLICCA QUI